Siamo oramai abituati all’idea che il mercato dell’auto stia avendo dei seri problemi in termini di produzione e che i tempi di consegna siano peggiorati notevolmente. Ad oggi la situazione attraversa una fase di lento miglioramento ma siamo certamente molto distanti dalle tempistiche a cui eravamo abituati prima del Covid e della guerra in Ucraina.
Crisi Semiconduttori.
La crisi delle componenti è stata il primo fattore a causare i rallentamenti della produzione e a sua volta è stata causata dal Covid-19. Tali componenti, come i microchip, sono stati distolti dalla produzione di auto e veicoli commerciali in favore di altri prodotti, come i device, che in quel periodo hanno avuto una spinta dovuta ad una domanda elevata ed in rapida crescita.
Guerra in Ucraina.
Come se il Covid non avesse fatto abbastanza danni, nel Febbraio del 2022 la Russia invade l’Ucraina mettendola in ginocchio e bloccando la produzione di gas neon, utilizzato per la produzione dei microchip, e, soprattutto, la produzione dei cablaggi elettrici di cui l’Ucraina è leader in Europa.
Crisi Energetica.
Infine tra le cause più importanti dobbiamo considerare la crisi energetica che ha portato ad una crescita fuori controllo dei carburanti e conseguentemente del costo dei trasporti.
Non è facile ipotizzare quando la situazione tornerà alla normalità ma di certo nel frattempo abbiamo escogitato delle soluzioni.
Grazie agli accordi commerciali sottoscritti in questi anni abbiamo acceso a stock di auto e veicoli commerciali composti da veicoli già prodotti e da altri in produzione. In questo modo possiamo ottimizzare di parecchie settimane, a volte mesi, le attese per le consegne.
Inoltre, per chi avesse davvero fretta di avere a disposizione un mezzo, abbiamo la possibilità di proporre delle formule di medio termine e di inserire nei contratti di noleggio il servizio di auto in preassegnazione.
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